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Haiti è di nuovo in ginocchio

Aiutiamola a rialzarsi!

Sembra ieri quando, nel 2010, un terremoto di magnitudo 7.0 aveva colpito la ormai tristemente famosa Isola Hispaniola e lo stato di Haiti, il paese più povero di tutto l’emisfero ovest. Allora le vittime furono 217.300 e le conseguenze così pesanti da essersi trascinate fino ad oggi. ActionAid era intervenuta prontamente fornendo kit di emergenza e supporto a lungo termine per più di 200.000 persone.

Oggi, in seguito all’uragano Matthew, che ha colpito il paese lo scorso sette ottobre, sono 2.1 milioni le persone colpite e 1.4 milioni hanno bisogno di assistenza umanitaria. Oltre 200.000 case sono state abbandonate perché inagibili, lasciando oltre 15.000 persone senza dimora e costringendole a cercare riparo in rifugi di emergenza. Haiti oggi è in ginocchio: l’uragano ha causato oltre 800 morti, più di 300 scuole sono state danneggiate e gran parte dei raccolti agricoli sono distrutti. Il rischio maggiore è legato all’acqua, che in molte parti del paese è contaminata e alla conseguente esplosione di un’epidemia di colera (già 2.271 casi sono stati rilevati ad oggi). La tensione fra la popolazione, a causa della mancanza di cibo, acqua e servizi sanitari, è alta. Senza contare che alcune parti dell’isola non sono state ancora raggiunte dai soccorsi e che i prezzi dell’acqua e del petrolio sono saliti enormemente.

Haiti_Uragano_Matthew_750

La risposta di ActionAid

Poche ore dopo il passaggio dell’uragano Matthew, ActionAid si è attivata distribuendo cibo, acqua e supporto vitale a più di 50.000 persone che hanno trovato riparo nei rifugi costruiti nelle aree più colpite come Grand Anse e Nippes che sono state interamente tagliate fuori dal resto del paese a causa del crollo del ponte che le collegava. Obiettivo di ActionAid è quello di fornire alle popolazioni colpite almeno 5.300 kit per il colera, ognuno dei quali costa 25 dollari e contiene: cloro, compresse per la purificazione dell’acqua, guanti, asciugamani, sapone, detergenti, assorbenti igienici femminili, spazzolino e dentifricio e secchi di plastica.

La risposta di ActionAid è e sarà focalizzata e guidata dalle donne. Stiamo lavorando insieme alle comunità, coordinandoci con le donne per rendere l’ambiente sicuro, in un momento in cui la violenza contro di esse tende tipicamente ad aumentare. A tal fine ActionAid sta organizzando rifugi e zone di accoglienza protetti dedicati a donne, bambine e ragazze.

Inoltre, ActionAid si sta impegnando a far pervenire gli aiuti nelle zone più remote e impervie.

Con l’impegno e la forza di volontà di tutti aiuteremo Haiti a rialzarsi!

ActionAid

4 novembre 2016