Social School

Stiamo cercando di mettere insieme diversi soggetti per dare una risposta ai reali bisogni dei minori del territorio, che spesso si trovano a fare i conti con le difficoltà strutturali del contesto di provenienza. Con la Social School vogliamo mettere in piedi delle attività che possano rivelare le potenzialità inespresse di alcuni ragazzi, in particolare di quelli che non hanno mai avuto la possibilità di mettersi alla prova con attività diverse da quelle didattiche. La scuola e le istituzioni hanno il dovere di porsi l’obiettivo di mettere ogni persona nella condizione di non restare indietro, noi stiamo tentando di farlo partendo dagli studenti di Ceglie e Carbonara

 

Social School è un progetto rivolto a minori, famiglie e docenti promosso dagli Assessorati al Welfare e alle Politiche educative e giovanili del Comune di Bari, in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale (USP), la Federazione Le Strade di San Nicola e ActionAid Italia, in rete con l’Università Aldo Moro di Bari (dipartimento di Psicologia) e il Centro di ascolto per famiglie di Santa Rita (Caf/Cap).

L'obiettivo di Social School è quello strutturare un modello formativo compartecipato che sviluppi iniziative contro la dispersione scolastica e, contemporaneamente, promuova azioni di sensibilizzazione che rendano le scuole luoghi di cittadinanza, legalità e ascolto. In questo modo la scuola si apre al territorio per favorire una partecipazione attiva e responsabile alla vita sociale e culturale della nostra città.

I beneficiari del progetto sono certamente rappresentati dai ragazzi/e delle Scuole Medie Manzoni Lucarelli e De Marinis di Bari, ma nel percorso progettuale verrà coinvolta attivamente la scuola con il corpo docente, le famiglie e il Municipio di riferimento.

Le attività dell’iniziativa prevedono:

  • Officine del saper fare’: percorsi mattutini individualizzati di accompagnamento e orientamento pre-professionale rivolti a 30 minori a rischio dispersione scolastica e devianza (per acquisire competenze tecniche attraverso laboratori di sartoria, falegnameria e elettricista)
  • Laboratori ludico-didattici per circa 150 studenti coinvolti, che saranno impegnati nelle ore pomeridiane in iniziative legate alla promozione dei diritti umani (in particolar modo sul diritto al cibo lotta alla fame nel mondo e allo spreco alimentare- e i diritti delle donne contro gli stereotipi di genere).
  • Laboratori di comunità che vedranno circa 50 genitori e docenti protagonisti di percorsi partecipativi che daranno spazio e voce alle necessità della comunità che vive la scuola.

I risultati attesi sono:

  • riduzione della percentuale dell’abbandono scolastico dei ragazzi della Scuola Media
  • promozione e sensibilizzazione su temi fondamentali di giustizia sociale di ragazzi e adulti, e la loro partecipazione attiva ad eventi del territorio
  • migliore qualità della fruizione dello spazio pubblico della scuola
  • promozione dell’inclusione sociale dei ragazzi maggiormente a rischio’
  • diffusione di nuove buone praticche di supporto alle emergenze educative