Chi fa da sé: non fa per tre

Analizziamo la risposta all’epidemia di AIDS in Kenya, concentrandoci sugli interventi dei donatori.Nel corso di 5 anni la prevalenza dell’epidemia in Kenya è scesa dal  15% al 6%, grazie leadership energica delle autorità nazionali. Tuttavia le risorse per finanziare l’epidemia dipendono per più del 60% dai donatori. La maggior parte dei loro finanziamenti non passa attraverso le finanze del governo keniota che in molti casi non è a conoscenza della totalità degli interventi in atto su tutto il territorio. L’azione dei 24 donatori non spesso è coordinata per rispondere ai bisogni nazionali dell’epidemia.Tendenzialmente ogni donatore ha costituito un proprio sistema di  monitoraggio indipendente per rispondere alle priorità del donatore. Gli interventi hanno messo al centro la prevenzione ma hanno trascurato interventi di riduzione dell’impatto; si sono concretati nelle aree urbane, marginalizzando distretti rurali ben più colpiti. Il rapporto si chiude chiedendo ai donatori di finanziare la nuova strategia nazionale keniota, accettando di subordinare i loro interessi specifici ai all’azione dell’autorità nazionale.