Si chiude oggi, 29 maggio, la prima fase dell’appello AGIRE e EXPO Milano 2015 per il Nepal che ha fino ad oggi consentito di raccogliere oltre 2 milioni di euro di fondi privati. Gli italiani hanno risposto all’appello AGIRE e EXPO Milano 2015 per il Nepal donando oltre 1.300 mila euro. A questi si aggiungono i 739 mila euro che  le organizzazioni del nostro network hanno raccolto dai rispettivi sostenitori. Il totale delle donazioni ricevute supera quindi i 2 milioni di euro dice Shelly Sandall, Presidente di AGIRE.

Un risultato che ci permette di proseguire i nostri programmi umanitari anche oltre la prima emergenza. I fondi sostengono gli interventi di 7 organizzazioni non governative associate alla rete di AGIRE.ActionAid, CESVI, GVC, InterSos, Oxfam, SOS Villaggi dei Bambini, Terre des Hommes hanno già portato aiuti a circa 120.000 persone con programmi di prima emergenza e continueranno a lavorare su progetti a medio termine.

Vogliamo che i nostri donatori siano certi che le risorse che ci hanno affidato arrivino a destinazione. Per questo da metà giugno saranno pubblicati sul sito di AGIRE anche i progetti a medio termine a cui destineremo i fondi e nei prossimi mesi sarà possibile seguirne la realizzazione attraverso report d’attività, immagini e testimonianze dal campo conclude Sandall.Il 91% di ogni euro ricevuto è destinato ai programmi di risposta all'emergenza delle organizzazioni. L’1% viene utilizzato per migliorare la qualità degli interventi umanitari attraverso attività di monitoraggio e valutazione dei programmi, realizzati da esperti internazionali esterni ed indipendenti, l’8% copre i costi del meccanismo di raccolta fondi congiunto.Intanto in Nepal gli operatori umanitari corrono contro il tempo. L’arrivo dei monsoni è previsto il 5 giugno nella parte est del Nepal da dove poi si estenderanno fino all’area occidentale. La durata media della stagione delle piogge è di  105 giorni, periodo in cui le precipitazioni acute causano ogni anno inondazioni e frane in Nepal.

Dal 25 aprile ad oggi sono già state segnalate oltre 3000 frane, un numero superiore a quello registrato negli ultimi 5 anni. Si prevede quindi che l’effetto combinato di piogge e terremoto renderà la situazione molto complessa.Le condizioni climatiche peggioreranno le condizioni di vita di coloro che sono stati costretti dal terremoto ad abbandonare le proprie case, complicando la situazione igienico-sanitaria e rendendo maggiore il rischio di malattie respiratorie e gastro intestinali ma anche di malaria legata alla diffusione di zanzare.

Sempre più complesso il lavoro degli operatori umanitari: la percorribilità delle strade, soprattutto nelle aree di montagna, sarà ulteriormente ridotta e anche le consegne aeree saranno difficili per via di pioggia, vento e scarsa visibilità.Di fronte a questa nuova sfida non si ferma l’impegno di chi si è mobilitato per sostenere i sopravvissuti al terremoto in Nepal. 

Fino al 31 ottobre 2015* è possibile sostenere i programmi di risposta all’emergenza delle ONG di AGIRE donando attraverso i seguenti canali:

Numero Verde 800.132.870

On-line: con carta di credito, Paypal o PagoInConto (per clienti del gruppo Intesa Sanpaolo) sul sito www.agire.itBanca: con bonifico bancario su conto corrente IBAN: IT79 J 03359 01600 100000060696 intestato ad AGIRE onlus, presso Banca Prossima, Causale: Emergenza Nepal’Posta: con bollettino postale sul conto corrente postale n. 85593614 o bonifico postale al seguente IBAN: IT 79  U 07601 03200 000085593614, intestato ad AGIRE onlus, Via Aniene 26/A - 00198 Roma, Causale: Emergenza Nepal’ I fondi raccolti da oggi e fino al 31 ottobre saranno oggetto di ulteriori allocazioni ai progetti già in corso.Per informazioni, foto e interviste con portavoce italiani o operatori umanitari in Nepal, contattare Ufficio stampa AGIRE: Paola Amicucci  INC Istituto Nazionale per la Comunicazione p.amicucci@inc-comunicazione.it - 345.7549218___________________________AGIRE è il coordinamento di 10 tra le più autorevoli e accreditate organizzazioni non governative italiane  che hanno scelto di unire le proprie forze per intervenire in modo tempestivo sulle grandi emergenze umanitarie. Sono attualmente 7 le organizzazioni del network attive in Nepal: ActionAid, CESVI, GVC, Intersos, Oxfam,  SOS Villaggi dei Bambini, Terre des Hommes, stanno rispondendo ai bisogni più immediati: acqua potabile, cibo, ripari per le famiglie senza tetto, interventi igienico-sanitari nelle aree dove l’impatto del terremoto è stato peggiore.