L’ondata di arresti che ha investito la città stamattina è l’ennesima conferma che nei mesi successivi al terremoto ha regnato il Far West. I cittadini hanno più volte denunciato questa mancanza di trasparenza nellagestione di appalti e acquisti, senza che però le istituzioni ne tenessero conto’. Così Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid, commenta le notizie giunte stamattina sulle indagini che hanno portato all’arresto di due ex assessori e alle conseguenti dimissioni del vice sindaco del capoluogo abruzzese.La trasparenza va garantita sempre spiega De Ponte e in particolar modo nei momenti che seguono le emergenze perché è proprio in questi casi che si rischia di innescare una spirale di illegalità diffusa nel sistema degli aiuti e della ricostruzione’. ActionAid già da anni porta avanti questa denuncia sulle modalità di intervento post-sisma nel territorio abruzzese, rimanendo al fianco della popolazione e sostenendone le denunce e le richieste.Servono rispetto delle leggi e controlli, ma anche strumenti per permettere la consapevole partecipazione della cittadinanza ai processi che la coinvolgono direttamente’, spiega il Segretario generale. Si tratta di sistemi che l’organizzazione sta già sperimentando nel territorio emiliano colpito dal sisma attraverso il progetto Open Ricostruzione’.Non è troppo tardi per affrontare le vere fasi della ricostruzione aquilana construmenti chiari e fruibili di trasparenza, partecipazione e rendicontazione’, conclude De Ponte. Governo e amministrazioni locali non si nascondano dietro altri alibi, perché si può e si deve ancora fare molto per ricostruire questo territorio, nel rispetto dei cittadini che lo abitano e lo vivono’.