Si è svolto oggi a Milano l’incontro pubblico "Pratiche di successo per un’Italia che cura’, organizzato da ActionAid e Valore D presso la sede di AXA Italia in Corso Como 17, per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica su politiche che favoriscano l’uguaglianza di genere e le pari opportunità, chiedendo risposte alle Istituzioni e al mondo delle imprese.I temi affrontati sono stati quelli della diseguaglianza di genere sul piano economico, in particolare nella distribuzione del tempo dedicato al lavoro domestico e alle cure familiari.Durante l’incontro, in cui è stato presentato il rapporto di ActionAid #Lavoroinvisibile. Verso l’uguaglianza di genere nel lavoro di cura’, pubblicato nella collana Un euro per i tuoi pensieri’, rappresentanti del mondo delle aziende, delle Istituzioni, della società civile e del mondo dello spettacolo hanno raccontato il proprio punto di vista sul tema e individuato delle pratiche di successo sperimentate sul campo’.In sintesi il rapporto di ActionAid, che ha preso in esame i diversi modelli di welfare e gli esempi di intervento pubblico e privato volti a diminuire le diseguaglianze di genere in campo economico, mira a individuare strumenti e servizi che possono essere presi come best practice nella ridistribuzione del lavoro e sulla base di cui chiedere impegni precisi alle Istituzioni e al mondo delle imprese.Nel corso dell’incontro Sofia Maroudia, Chief of Operations di ActionAid, ha illustrato alcuni elementi del rapporto presentando esempi innovativi e buone pratiche adottate in Europa rispetto alle quali l’Italia è ancora indietro: In Italia per esempio la legislazione prevede un solo giorno obbligatorio di congedo di paternità e due giorni facoltativi, e anche rispetto alla presenza sul territorio degli asili nido, l’Italia è solo al 26% rispetto agli standard minimi europei. ActionAid chiede un congedo di paternità più lungo e obbligatorio; aziende più flessibili; e un’analisi più attenta e più frequente dei dati statistici che consideri la dimensione di genere come fattore essenziale su cui disegnare le politiche pubbliche’.Daniela Giordano, attrice, curatrice del Festival d’Africa oltre che testimonial di ActionAid, ha raccontato la sua esperienza di donna, attrice e madre, sottolineando che in Italia le leggi dello Stato sono lo specchio delle nostre vite e quindi è importante imparare a chiedere politiche più attente ma partendo dalle singole esistenze".Una prospettiva sul lavoro di cura affidato alle donne, spesso migranti, è stato portato da Giuliana Mesina, Segretaria Nazionale CGIL/FILCAMS, che ha chiesto un maggiore impegno per la dignità del settore del lavoro di cura’, sottolineando che é dovere delle donne europee fare una riflessione sull’uguaglianza di genere nel lavoro di cura e sullo stato del welfare nel nostro Paese che coinvolga lo status delle donne, spesso migranti, sulle quali poggia il nostro benessere".Anna Zattoni, Direttore generale di Valore D, ha evidenziato i diversi aspetti per cui molte aziende italiane stanno sviluppando sistemi di welfare aziendale, cercando di mettere al centro il dipendente. Le aziende migliori  ha spiegato Anna Zattoni  sono quelle che si sono attrezzate per non perdere i loro talenti’, mettendo al centro i diversi bisogni dei dipendenti nelle diverse età della vita’.L’eurodeputata Patrizia Toia, membro della Commissione per l’occupazione e gli affari sociali della UE, ha offerto un panorama della produzione legislativa delle istituzioni europee relative alla riduzione delle disuguaglianze di genere, sottolineando la necessità che le politiche mettano insieme i bisogni dei cittadini con risposte innovative, sempre definendo quelle che sono le responsabilità delle istituzioni pubbliche’. In particolare sui congedi parentali, l’On Toia, ha ricordato al pubblico come la revisione della direttiva sia ferma al Consiglio dal 2010, perché nonostante il Parlamento europeo abbia una posizione molto avanzata in merito, non si è trovato un punto di intesa".Il rapporto #Lavoroinvisibile  rientra nell’impegno istituzionale continuo di ActionAid per la promozione dei diritti delle donne e dell’eguaglianza di genere in tutto il mondo. Trasferito nella specificità del welfare all’italiana, che vede il progressivo disimpegno dello Stato dai pochi servizi socio-assistenziali di base erogati dalle amministrazioni locali, l’impegno di ActionAid sul territorio si è concretizzato nella petizione on line #chiediamoasilo: una petizione volta a richiedere alle istituzioni di Reggio Calabria, la riapertura degli asili nido di cui la città è sprovvista dal luglio 2013. Le oltre 6mila firme raccolte hanno contribuito alla delibera da parte dei Commissari Straordinari di Reggio Calabria di accogliere le richieste dei genitori e coinvolgerli finalmente nei tavoli di lavoro per la costruzione di asili nido pubblici.Dal punto di vista istituzionale, ActionAid ha più volte segnalato al premier Renzi il rischio che l’assenza di una delega alle pari opportunità, comporti una minore efficacia delle politiche per favorire l’uguaglianza di genere. Secondo ActionAid, l’esempio di altri Paesi europei, dovrebbe orientare l’azione dell’Italia verso assetti istituzionali, dove oltre ad un Ministero dedicato si prevede anche la presenza di figure di esperti indipendenti con compiti di monitoraggio e addirittura in alcuni casi sanzionatori per organismi pubblici e privati qualora venga violato il principio di parità tra uomini e donne.Sul tema di uguaglianza di genere,  ActionAid, continuerà a lavorare assiduamente affinché le Istituzioni e il mondo delle aziende diano risposte concrete per eliminare la disuguaglianza di genere.